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EMILIANO A ROTELLE AL TROFEO MARIELE VENTRE

Deve esserci qualcosa di magico nel Trofeo Mariele Ventre. Non sono molte, infatti, le manifestazioni che dopo ventidue edizioni riescono a mantenere intatta freschezza e originalità, riuscendo a rinnovarsi pur continuando a muoversi nel solco di una consolidata tradizione. L’idea di base è semplice: uno spettacolo di pattinaggio nel quale atleti, per la maggior parte giovani e giovanissimi, si esibiscono sulle note delle canzoni dello Zecchino d’Oro.

Quest’anno all’appuntamento si sono presentate 17 squadre, provenienti da Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Veneto, e Abruzzo. Una vera festa, che con la dedica a Mariele Ventre, indimenticabile anima del Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna, e il supporto indispensabile della Fondazione a Lei intitolata, acquista una dimensione più profonda: così il 27 gennaio scorso, quando nella bella cornice dell'Unieuro Arena di Forlì lo spettacolo ha avuto inizio, il caleidoscopio di colori, di musiche e il tifo dei presenti per le esibizioni delle squadre, comuni a tante altre manifestazioni del genere, si sono distinti subito per un calore particolare.

La nostra sponsorizzazione ha poi portato all’Unieuro Arena, per un giorno PalaZecchino, Emiliano ed Ersilia, i “genitopi” mascotte, probabili pronipoti di Topo Gigio, che hanno omaggiato gli atleti e i ragazzi della giuria con le loro gustose merende. E non poteva che essere una novità l’esibizione di Sara Calamelli, che ha cantato “Una parola magica”, la bella canzone vincitrice quest’anno del 60° Zecchino d’Oro. Sara ha poi dimostrato un coraggio non comune nel prestarsi a uno dei giochi di magia del Mago Gentile che, simpaticissimo, ha stupito tutti, giovani e meno giovani, con la sua bravura. Altrettanto bravi e ormai star della danza, oltre che della canzone, le Verdi Note, da apprezzare per la naturalezza con la quale sanno unire talento e ideali.

Il Trofeo, per il secondo anno consecutivo, è stato vinto dalla Polisportiva Lame di Bologna, che ha interpretato “Lo Stelliere” di Edoardo Bennato, ottenendo 698,5 punti su un massimo possibile di 730 (73 giudici complessivi, ragazzi delle scuole di Forlì e componenti del coro “Verdi Note”): ma tutti i presenti sono tornati a casa con la sensazione di aver assistito a uno spettacolo riuscitissimo che, come per magia, è stato capace anche di scaldare il cuore.